lunedì 26 ottobre 2015

5 libri consigliati da Matteo Ferrario


Venerdì 23 ottobre all’Orablù Bar si è tenuto il primo incontro della rassegna “Per un trancio di libri”. Matteo Ferrario ha presentato il suo libro “Il mostro dell’hinterland” e ci ha incuriosito con il suo primo romanzo “Buia”. A fine serata, così come faranno tutti gli autori che saranno nostri ospiti, Matteo ha consigliato cinque testi che daranno inizio nostra Microlibreria d’Autore. A breve saranno in vendita presso la microlibreria de L'Orablù i testi consigliati mentre potete già trovare “Il mostro dell’hinterland” di Matteo Ferrario e “L’ultimo arrivato” di Marco Balzano.
Il prossimo appuntamento della rassegna si terrà venerdì 27 novembre 2015 e protagonista sarà Gianni Biondillo con “L’incanto delle sirene”.



Michel Houellebecq “Piattaforma” 
La ragione è semplicissima: M.H. è uno dei miei autori preferiti e “Piattaforma” è il suo romanzo che più amo. Secondo me, a quindici anni di distanza circa dalla sua uscita, dice ancora delle cose molto importanti sull’occidentale medio, quindi sulla maggior parte di noi.





Andre Dubus “Non abitiamo più qui”
Una raccolta di tre racconti lunghi di uno scrittore americano, uno specialista del racconto. Sono tre racconti che hanno la particolarità di avere gli stessi protagonisti, sono stati scritti in vari momenti della carriera dell’autore. Hanno questi due personaggi maschili, due scrittori, e per chi è appassionato di questi autori del dopoguerra americano, del realismo americano, può trovare agganci con la vita dello scrittore stesso e del suo amico che è la trasfigurazione di Richard Gates, autore di “Revolutionary Road”. Quindi c’è anche questo ulteriore motivo di interesse. Per il resto le storie parlano soprattutto dei rapporti di coppia, delle infedeltà e dei rapporti dei due scrittori con le rispettive mogli che hanno una certa mobilità nei rapporti: si tradiscono tutti a vicenda.


Guido Morselli “Dissipatio H.G.”
Autore lombardo ignorato da vivo e anche da morto però un grande autore. “Dissipatio H.G.” è il suo ultimo romanzo, apocalittico e bellissimo, in cui un uomo che fallito un tentativo di suicidio, si risveglia la mattina dopo, in un mondo in cui è l’unico superstite della razza umana. Tutti sono scomparsi e non si trovano neanche resti della loro presenza, le macchine sono state abbandonate con le portiere aperte come se la razza umana si fosse volatilizzata. Quindi è un romanzo molto bello da non leggere quando uno è un po’ giù di morale però un capolavoro.


Romolo Bulgaro “Effetto domino”
Uscito quest’anno, secondo me, è uno dei più bei libri che sono stati scritti sulla crisi di questi anni nel senso che l’affronta da un punto di vista dello scavo interiore. Si parla di una colossale speculazione edilizia che è fallita perché la banca ha deciso di ritirare i finanziamenti che aveva garantito in un primo momento. L’autore si concentra su tutti questi personaggi, ciascuno dei quali aveva puntato tutto su quello che stava facendo e si ritrova a vivere un dramma anche umano. Un romanzo che parla proprio dei nostri tempi.





Massimiliano Maestrello 
“Queste stanze vuote” 
Un autore emergente che ha scritto un libro, uscito l’anno scorso, di racconti tenuti insieme da un filo invisibile: la scoperta del mondo adulto e della sofferenza. Potrebbe piacere molto a chi legge Paolo Cognetti o altri autori di racconti con questo stile molto essenziale. Tra l’altro sono racconti che in questo caso, visto che sono un po’ come i figli, che ho visto nascere e crescere e so quanto lavoro c’è dietro, quindi mi sento di consigliarlo.


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